Rappresentazioni e pratiche tradizionali della castanicoltura in Alto Tevere Umbro

La ricerca è coordinata dalla Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute. Con essa si intende valorizzare le componenti storico-antropologiche dei significati e dell'uso della castagna nell'Alto Tevere Umbro, con particolare attenzione alla fascia collinare che si estende da Lippiano a Lisciano Niccone (provincia di Perugia). Al fine di definire per la castanicoltura altotiberina gli aspetti storico-antropologici e il legame con la tradizione e con la cultura dei territori di produzione sono stati individuati attraverso la raccolta e l'esame di fonti scritte e orali gli aspetti legati alla storia, alla tradizione, agli usi e alle pratiche concernenti il frutto e il legno del castagno. Oltre alla ricostruzione delle numerose testimonianze storiche che attestano la presenza e la rilevanza della castanicoltura nella zona dell'Alto Tevere Umbro fin dal Medioevo, gran parte del lavoro di ricerca si è concentrato sulla raccolta di fonti orali attraverso lunghi colloqui con informatori scelti sulla base del contesto culturale di origine – quello tradizionale contadino, detentore del patrimonio tecnico-culturale relativo alla castanicoltura –, dell'età – per lo più ultrasessantenni in quanto testimoni degli usi, dei saperi e delle pratiche tradizionali – e della provenienza – in particolare zone quali Lippiano, Morra, Muccignano, Preggio, Lisciano Niccone, in cui la presenza del castagno ha caratterizzato e notevolmente inciso la vita delle popolazioni rurali locali, rappresentando tuttora un'importante risorsa.

La ricerca ha indagato aspetti quali il patrimonio tecnico-culturale, i molteplici "usi" del castagneto, la vita sociale nella "civiltà del castagno". Particolare attenzione è stata dedicata all'impiego della castagna nell'alimentazione (la rilevanza di questo frutto e dei suoi derivati nel regime alimentare, l'uso della castagna come cibo rituale, i processi di trasmissione del sapere legati alla preparazione di piatti a base di castagne) e all'utilizzo della castagna nella medicina popolare.

I risultati della ricerca sono stati presentati da Chiara Polcri, con una relazione dal titolo Il legame storico-culturale della castanicoltura in Alta Valle del Tevere, nel corso del Convegno "La valorizzazione dei prodotti tipici altotiberini", organizzato dalla Comunità Montana Alto Tevere Umbro e svoltosi il 16 giugno 2005 a Città di Castello presso il Centro di formazione professionale G.O. Bufalini. Gli atti del convegno "La valorizzazione dei prodotti tipici nell'alta valle del Tevere. L'esperienza del Marrone e del Vinsanto" sono stati pubblicati nel 2005. Nello stesso anno è stato consegnato il rapporto di ricerca definitivo Rappresentazioni e pratiche tradizionali della castanicoltura in Alto Tevere Umbro, di Sabrina Flamini e Chiara Polcri.

Un'ulteriore sintesi dei risultati della ricerca è stata pubblicata anche nell'articolo di Sabrina Flamini e Chiara Polcri, La castanicoltura in Alto Tevere Umbro: rappresentazioni e pratiche tradizionali. Percorsi di ricerca, "Percorsi Umbri. Informazione antropologica della Provincia di Perugia", anno XXIII, n. 2, giugno 2005, pp. 33-38.

Responsabili: Sabrina Flamini, Chiara Polcri

Documenti scaricabili
Rappresentazioni e pratiche tradizionali della castanicoltura in Alto Tevere Umbro
Sabrina Flamini, Chiara Polcri, Rappresentazioni e pratiche tradizionali della castanicoltura in Alto Tevere Umbro. Report di ricerca, Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute, Perugia, documento interno

La valorizzazione dei prodotti tipici nell'alta valle del Tevere. L'esperienza del Marrone e del Vinsanto
Sabrina Flamini, Chiara Polcri, Rappresentazioni e pratiche tradizionali della castanicoltura in Alto Tevere Umbro, pp. 56-75, in AA.VV., La valorizzazione dei prodotti tipici nell'Alta Valle del Tevere. L'esperienza del marrone e del vinsanto, Comunità Montana Alto Tevere Umbro, Città di Castello (provincia di Perugia), 2005

<< indietro