Aggregazioni di strada di giovani ecuadoriani a Perugia.

Il Progetto ha l’obiettivo di avviare a Perugia un percorso di ricerca e di corretta definizione delle dinamiche antropologiche e sociali alla base del fenomeno legato a forme di aggregazione di strada dei giovani ecuadoriani. La conoscenza approfondita delle condizioni di vita di tali giovani e delle loro famiglie è stata individuata come la premessa imprescindibile per disporre di un quadro quanto più scevro possibile da stereotipi e pregiudizi, che potrebbero viziare e rendere vani tutti gli interventi e le azioni di prevenzione selettiva che i servizi hanno invece interesse a mettere in campo, al fine di arginare il fenomeno e i rischi ad esso connessi. Parallelamente alla costruzione di un Tavolo multidisciplinare di lavoro costituito dai rappresentati delle varie istituzioni coinvolte (l’Ausl 2 con il Servizio sociale, il Consultorio, il Servizio di alcologia e il Sert, il Comune di Perugia, gli Uffici di Cittadinanza, la Prefettura, l’Ufficio Servizio Sociale Minorenni, l’Ufficio Scolastico Regionale, il Dipartimento “Uomo & Territorio” dell’Università di Perugia, l’istituto professionale “IPSIA”, la Cooperativa Borgorete) il progetto prevede la raccolta e analisi di dati quantitativi sulla migrazione ecuadoriana a Perugia e la conduzione di un’indagine qualitativa attraverso interviste in profondità e osservazione partecipante.

I principali soggetti coinvolti dall’indagine sono ragazzi e ragazze di provenienza ecuadoriana in età compresa tra i 13 e i 25 anni e donne ecuadoriane emigrate a Perugia (sia madri che abbiano effettuato il ricongiungimento familiare e che convivano quindi con i propri figli, sia madri che abbiano ancora uno o più figli residenti in Ecuador e affidati ad altri familiari o persone di supporto).

Gruppo di ricerca: Carlotta Bagaglia, Sabrina Flamini, Maya Pellicciari, Chiara Polcri, Roberta Pompili, Amparo Valencia Reyes.
Coordinatori responsabili del progetto: Carlotta Bagaglia, Sabrina Flamini, Maya Pellicciari.
Supervisore scientifico: Tullio Seppilli

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